Legge di Bilancio 2022: le novità fiscali
Legge di Bilancio 2022: le novità fiscali
La Legge di Bilancio 2022 (legge n.234/2021) ha introdotto alcune importanti novità fiscali, dalla riforma dell’IRPEF alla conferma dei bonus edilizi. In questo articolo trovate invece una sintesi di alcune delle novità meritevoli di attenzione sul fronte fiscale.
Tasse
La riforma dell’IRPEF
La Legge di Bilancio 2022 ridisegna gli scaglioni e le aliquote IRPEF che da quest’anno passano da 5 a 4 e ridisegna le detrazioni per tutte le tipologie di reddito. Vediamo come:
>fino a 15.000 euro, 23%;
>oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro, 25%;
>oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35%;
>oltre 50.000 euro, 43%.
Viene così soppressa l’aliquota del 41%, la seconda si abbassa dal 27% al 25%, la terza passa dal 38% al 35% ricomprendendo i redditi fino a 50.000 euro, mentre i redditi sopra i 50.000 vengono tassati al 43%. Per questo schema il governo ha stanziato risorse per 7,3 miliardi di euro.
Sono poi riorganizzate le detrazioni (ovvero le somme di denaro che possono essere detratte dall’imposta sui redditi, riducendone l’ammontare ndr.) per redditi da lavoro dipendente e assimilati, da lavoro autonomo e da pensione. In particolare:
viene ampliata la prima soglia di reddito cui si applica la detrazione, da 8.000 a 15.000 euro. Per questa fascia di reddito rimane ferma la misura di 1.880 euro della detrazione;
per la seconda soglia di reddito, che passa da 15.000 a 28.000 euro, la misura della detrazione passa da 978 a 1.910 euro;
la terza e ultima soglia di reddito per cui spetta la detrazione è ridotta da 55.000 a 50.000 euro. La detrazione base per questa fascia di reddito passa da 978 a 1.910 euro;
aumenta inoltre di 65 euro la detrazione applicabile alla fascia di reddito tra 25.000 e 35.000 euro.
Addizionali IRPEF
Entro il 31 marzo 2022 le Regioni devono deliberare l’eventuale maggiorazione delle aliquote di compartecipazione dell’addizionale regionale. Sempre entro questa data, o in caso di scadenza successiva, entro l’approvazione del bilancio di previsione, i Comuni modificano gli scaglioni e le aliquote per l’addizionale comunale 2022.
IRAP
Per il periodo d’imposta 2022, sono esentati dal pagamento dell’IRAP i contribuenti persone fisiche che esercitano attività commerciali, nonché arti e professioni. Per questa disposizione il governo ha stanziato risorse per 1,2 miliardi di euro. Resta invariata la disciplina IRAP per tutti gli altri soggetti passivi.
Sugar e plastic tax
L’entrata in vigore delle due tassazioni è prorogata al 1° gennaio 2023.
IVA al 10% per i prodotti per l’igiene intima femminile non compostabili
La Legge di Bilancio 2022 riduce dal 22% al 10% l’aliquota IVA sui prodotti assorbenti e tamponi per l’igiene femminile non compostabili. L’aliquota è del 5% per quelli compostabili.
Compensazione F24
Il limite annuo dei crediti di imposta e dei contributi compensabili è elevato a 2 milioni di euro.
Esenzioni del canone di occupazione del suolo pubblico
Viene prorogata al 31 marzo 2022 l’esenzione del canone di occupazione del suolo pubblico (ex TOSAP/COSAP ndr.).
Rinvio versamento cartelle esattoriali
Per quanto riguarda le cartelle di pagamento notificate dall’agente di riscossione dal 1° gennaio al 31 marzo 2022, il termine per l’adempimento dell’obbligo risultante dal ruolo, è fissato in 180 giorni.
Esenzione IMU per immobili produttivi in piccoli comuni
Per esercenti il commercio al dettaglio e artigiani che iniziano, proseguono o trasferiscono la propria attività in comuni fino a 500 abitanti, la Legge di Bilancio 2022 prevede il riconoscimento di un contributo per il pagamento dell’IMU per gli immobili produttivi per il 2022 e il 2023.
Agevolazioni e bonus fiscali
Patent Box
La Legge di Bilancio modifica la disciplina del patent box. I costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a software protetto da copyright, brevetti industriali, disegni e modelli utilizzati nello svolgimento dell’attività di impresa sono ora maggiorati del 110%, ai fini delle imposte sui redditi.
La nuova disciplina esclude però dall’ambito dei beni agevolabili i marchi di impresa, limitando così l’ambito di applicazione della norma ai beni oggetto di brevetto o comunque giuridicamente tutelati.
Potenziamento dei Piani individuali di risparmio (PIR)
La manovra dispone l’innalzamento per i PIR dei limiti all’investimento al fine del regime fiscale agevolato, da 30.000 a 40.000 euro. Il limite complessivo è aumentato da 150.000 a 200.000 euro.
Superbonus 110%
La Legge di Bilancio 2022 sposta il termine finale dell’agevolazione al 31 dicembre 2025 per i condomini, con una diminuzione dell’agevolazione che passa dal 110% fino al 2023, al 70% per il 2024, al 65% per il 2025. In questo senso vengono prorogati anche i cosiddetti “interventi trainati”.
L’agevolazione viene prorogata al 31 dicembre 2022 per gli interventi eseguiti sulle unità unifamiliari, purché entro il 30 giugno 2022 sia effettuato almeno il 30% dell’intervento complessivo.
Nei comuni colpiti da eventi sismici, a partire dall’aprile 2009, la proroga è valida per tutti sino al 2025.
Bonus “ordinari”
Vengono prorogati fino 31 dicembre 2024 le detrazioni ordinarie, come ad esempio quelle previste per la riqualificazione energetica e per le ristrutturazioni degli edifici, il sismabonus, il bonus mobili (quest’ultimo con una riduzione del massimale di spesa che passa da 10.000 a 5.000 euro ndr.) e il bonus verde. Vengono altresì prorogate le possibilità di cessione dei crediti e sconto in fattura.
Bonus facciate
Il bonus facciate viene invece prorogato solo per il 2022 con riduzione della detrazione al 60% (era del 90% ndr.), senza nessun limite di spesa. In ogni caso, dal 12 novembre 2021, l’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito è sempre soggetta ad asseverazione di congruità e visto di conformità.
Crediti di imposta “Transizione 4.0”
La Legge di Bilancio 2022 stabilizza fino al 31 dicembre 2025 i crediti di imposta per gli investimenti in beni strumentali e beni immateriali previsti ed elencati dal “Piano Transizione 4.0“, con alcune modifiche. In particolare:
Per quanto riguarda investimenti in beni strumentali (contenuti nell’allegato A della Legge 232/2016 ndr.) effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 (o 30 giugno 2023 con acconto di almeno il 20% entro il 31 dicembre 2022):
nella misura del 40% del costo, per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, (fino al 31 dicembre 2022, o entro il 30 giugno 2023, la percentuale per questi investimenti è del 40%);
nella misura del 20%del costo, per investimenti da 2,5 milioni fino a 10 milioni di euro, (fino al 31 dicembre 2022, o entro il 30 giugno 2023, la percentuale è del 20%);
nella misura del 10% del costo, per investimenti da 10 milioni e fino al limite massimo di 20 milioni di euro (fino al 31 dicembre 2022, o entro il 30 giugno 2023, la percentuale scende al 10%).
Per quanto riguarda investimenti dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025 (o 30 giugno 2026 con acconto di almeno il 20% entro il 31 dicembre 2025):
nella misura del 20% del costo, per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, (fino al 31 dicembre 2022, o entro il 30 giugno 2023, la percentuale per questi investimenti è del 40%);
nella misura del 10%del costo, per investimenti da 2,5 milioni fino a 10 milioni di euro, (fino al 31 dicembre 2022, o entro il 30 giugno 2023, la percentuale è del 20%);
nella misura del 5% del costo, per investimenti da 10 milioni e fino al limite massimo di 20 milioni di euro (fino al 31 dicembre 2022, o entro il 30 giugno 2023, la percentuale scende al 10%).
Per ciò che riguarda invece i beni immateriali (quelli contenuti nell’allegato B della Legge 232/2016 ndr.), con limite massimo dell’investimento pari a 1.000.000 di euro:
nella misura del 20% per investimenti dal 16 novembre 2020 al 31 dicembre 2023 (o entro il 30 giugno 2024, con acconto 20% entro il 31 dicembre 2023);
nella misura del 15% per investimenti dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 (o entro il 30 giugno 2025, con acconto 20% entro il 31 dicembre 2024);
nella misura del 10% per investimenti dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2025 (o entro il 30 giugno 2026, con acconto 20% entro il 31 dicembre 2025)
Infine, per gli investimenti in beni materiali e immateriali “generici” effettuati dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022 (o entro il 30 giugno 2023 con acconto di almeno il 20% versato entro il 31 dicembre 2022), spetta un credito d’imposta del 6%. Il limite massimo dei costi ammissibili è pari a 2.000.000 di euro per i beni materiali e a 1.000.000 di euro per quelli immateriali.
Credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo, innovazione e design
Il credito di imposta in ricerca e sviluppo è confermato fino al 2031, ma dal 2023 il bonus verrà riconosciuto nella misura del 10%, con massimale a 5 milioni di euro.
Sono confermati anche il credito di imposta per le attività di innovazione tecnologica, il credito di imposta per design e ideazione estetica (fino al 2023 al 10% nel limite massimo di 2 milioni di euro ndr.) e il credito di imposta per innovazione digitale 4.0 e transizione ecologica (al 15% nel limite massimo di 2 milioni di euro ndr.).
Bonus acqua potabile
Proroga anche per il bonus acqua (che spetta a persone fisiche, imprese ed enti del terzo settore ndr.) fino al 31 dicembre 2023. Il credito d’imposta è pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare E 290, per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano.
Credito di imposta per acquisto carta dei giornali
Viene prorogato anche al 2022 e 2023 il credito d’imposta riconosciuto alle imprese editrici di quotidiani e periodici per l’acquisto di carta utilizzata per la stampa. Viene innalzata la misura al 30% (era del 10% ndr.) e innalzato il tetto di spesa a 60 milioni di euro (era di 30 milioni ndr.).
Tax credit librerie
L’agevolazione è incrementata di 10 milioni euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023.